Laboratorio di
Microbiologia Generale
a cura di Gabriele Giliberti
Preparazione di un terreno di coltura
La crescita dei microrganismi dipende dalla disponibilità di
nutrienti e dalla presenza di condizioni ambientali favorevoli. I microrganismi
necessitano per la loro crescita e per la loro divisione dei quattro elementi
principali che costituiscono la loro biomassa (carbonio, ossigeno,
idrogeno e azoto), di altri macronutrienti con
funzioni biologiche importanti (fosforo, zolfo, potassio, magnesio, ferro,
calcio, sodio). Le soluzioni acquose contenenti i nutrienti necessari,
utilizzate in laboratorio, vengono definite terreni di coltura e si dividono in terreni liquidi e terreni solidi,
con questi ultimi caratterizzati dalla presenza di un agente solidificante
(agar). I terreni liquidi vengono usati per crescere grandi quantità di
microrganismi e la crescita si effettua in provette o in beute nel caso di
microrganismi aerobi, in modo da mettere i microrganismi a contatto con la
maggior quantità di ossigeno possibile. I terreni solidi permettono una
crescita in superficie dei microrganismi e sono usati per osservare la
morfologia di colonia, per isolare colture pure o per osservare specifiche
reazioni biochimiche. L’agar è
ricavato dalle alghe marine e viene usato grazie alle sue proprietà fisiche: si
scioglie infatti a circa 100°C e rimane liquido se raffreddato fino a circa
40°C, quindi diventa gel. I mezzi di coltura contenenti agar sono distribuiti
in recipienti piatti coperti, chiamati piastre
di Petri, dove le cellule microbiche possono crescere e formare masse
visibili (colonie). Oltre a fornire
ai microrganismi da coltivare le condizioni ambientali e i nutrienti
appropriati, è anche essenziale evitare che altri organismi (contaminanti)
entrino nella coltura. La completa eliminazione di tutti i microrganismi
presenti nel terreno di coltura può essere ottenuta mediante sterilizzazione
per 15 minuti in autoclave, dove si
realizzano le condizioni in cui microrganismi e spore non sopravvivono (1 atm
di sovrapressione; temperatura di 121ºC). I terreni liquidi una volta
sterilizzati in autoclave e fatti raffreddare fino a una temperatura di circa
25°C possono essere utilizzati; i terreni agarizzati invece vanno fatti
raffreddare fino a circa 45°C e quindi versati nelle piastre Petri (circa 25ml
per piastra), prima che l’agar solidifichi. Per mantenere le condizioni di
sterilità ed evitare contaminazioni ambientali è importante versare il terreno
nelle piastre Petri in una cappa sterile a flusso orizzontale oppure in una
cappa di sicurezza biologica a flusso verticale. Un esempio di terreno di
coltura è il terreno LB (triptone
1%, estratto di lievito 0.5%, NaCl 1%), usato per il mantenimento e la
propagazione di Escherichia coli, un
enterobatterio ampiamente impiegato nelle procedure di microbiologia e
genetica, grazie ad alcune caratteristiche che ne fanno un microrganismo
“modello”, quali ad esempio un tempo di generazione corto, la mancanza di
patogenicità (almeno per quanto riguarda i ceppi utilizzati in laboratorio) e
la facilità di subire manipolazioni genetiche.
Protocollo sperimentale
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Fare le opportune pesate per la
preparazione di 1 litro di terreno LB: triptone 10 g, estratto di lievito 5 g,
NaCl 10 g, agar 10 g [Fig. 1].
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Versare in un beker 900 ml di acqua
distillata.
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Aggiungere un magnete e mettere in
agitazione su una piastra riscaldante.
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Versare delicatamente le polveri
pesate nel beker, escluso l’agar, e agitare finché la soluzione non diventa
omogenea.
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Trasferire la soluzione in un
cilindro graduato e portare a volume (1 litro) con acqua distillata.
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Trasferire la soluzione in due
bottiglie (500 ml ciascuna) e siglarle opportunamente.
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Aggiungere la polvere di agar (al
2%) nella bottiglia predisposta per il terreno LB solido.
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Sterilizzare in autoclave per 15
minuti [Fig. 2].
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Dopo la sterilizzazione far
raffreddare il terreno (fino a circa 45 °C).
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Siglare 25 piastre Petri con il nome
del terreno (LB) e prepararle sul piano di una cappa a flusso laminare,
togliendo il coperchio.
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Versare delicatamente il terreno LB
agar nelle piastre (circa 20-25 ml per piastra) facendo attenzione a non
provocare la formazione di bolle [Fig. 3].
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Lasciare solidificare il terreno
senza spostare le piastre [Fig. 4].
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Utilizzare le piastre LB agar e il
terreno LB liquido oppure conservarli a 4°C.
Fig. 1:
pesata delle polveri per la preparazione del terreno di coltura.
Fig. 2:
autoclavi per la sterilizzazione dei terreni di coltura.
Fig. 3:
terreno agarizzato mentre viene versato nelle piastre Petri.
Fig. 4:
piastre Petri con terreno solidificato.